Introduzione

Alzh & Imer è un gioco di storie per due persone.

Impersonerete una coppia di anziani alle prese con una malattia cronica, degenerativa e invalidante. Uno dei due, infatti, verrà colpito dal morbo di Alzheimer che lo porterà in un primo tempo a dimenticare gli eventi più recenti, poi - con il progredire inesorabile della malattia - a perdere l’uso della parola e a non essere più autosufficiente.

L’Alzheimer è una malattia in grado di colpire non solo il malato ma anche chi gli sta intorno: il partner, infatti, si prenderà cura del malato e ingaggerà una lotta quotidiana e senza quartiere con il morbo, colpevole di avergli fatto perdere per sempre la persona amata.

Perché questa ricetta?

Il tema del Game Chef Pummarola Ediscion 2018 è “storie perdute”. A guidarmi nella creazione di Alzh & Imer è stata una delle domande conclusive contenute nella presentazione del tema e degli ingredienti di quest’anno: «Cosa succederebbe se recuperassimo una storia che pensavamo perduta?»

Il ricordo è una storia ma è anche memoria. Perdere un ricordo può significare molto, soprattutto per chi vive di essi, come per esempio le persone anziane. Ho cercato di immedesimarmi in una persona affetta dal morbo di Alzheimer. Cosa potrebbe significare l’apparizione improvvisa di un ricordo? E cosa, invece, significherebbe non riuscire più a ricordare?

Ho deciso di usare anche tutti e quattro gli ingredienti di quest’anno: “smussato”, “marcia”, “vello” e “pesare”. Si tratta delle parole che attivano le regole di entrambi i giocatori: “marcia” e “vello” per il giocatore che interpreta il malato; “smussato” e “pesare” per colui che gestisce il partner.

Perché un gioco su questo tema?

Ci ho pensato a lungo, devo ammetterlo.

Ben prima dell’annuncio del tema e degli ingredienti del Game Chef Pummarola Ediscion 2018, mi ero ritrovato a pensare di voler affrontare il tema dell’Alzheimer in un gioco. Innanzitutto poiché credo fermamente nel gioco come strumento di sensibilizzazione; in secondo luogo perché è nella malattia e nella difficoltà che le storie d’amore si rivelano per quelle che sono, ossia un aiuto più forte di qualsiasi medicina. Non sfruttare questo potentissimo input narrativo sarebbe stato un peccato.

Infine, sentivo di doverlo a mio nonno, colpito da una demenza che non è mai stata diagnosticata come Alzheimer, pur presentando una sintomatologia piuttosto simile. In certe giornate e certi momenti, un’espressione lucida balenava nei suoi occhi; ho sempre avuto il sospetto che capisse tutto, anche quando “capire” era diventata l’attività più difficile per lui.

Se il tema di Alzh & Imer vi sembra troppo “pesante”, lasciate perdere questo gioco; scegliete qualcos’altro e passate una bella serata. Non ve ne vorrò per questo, tutt’altro.

Cosa serve?

  • Una fotografia in bianco e nero che rappresenti il personaggio che non si è ammalato; verrà tenuta in mano dal giocatore che interpreta il malato.

  • Un sacchetto di piccole pietre di due colori diversi (circa una cinquantina, per convenzione indicate come pietre bianche e pietre nere); è importante che le pietre siano di dimensioni e peso diversi.

  • Un oggetto di uso comune per ogni giocatore; arrivate al tavolo da gioco portandolo con voi in tasca e non mostratelo finché le regole non vi inviteranno a farlo.

  • Una bilancia (l’ideale sarebbe una bilancia a due piatti ma anche una elettronica è sufficiente); se non disponete di una bilancia, usate la regola opzionale per l’epilogo.

  • Index card, matite e gomme; non usate penne, poiché sarà necessario cancellare alcune parole nel corso del gioco.

Last updated